L'attività del progettista architettonico, che ha sempre dovuto affrontare in un'ottica complessiva tutti gli aspetti progettuali e realizzativi dell'opera, deve oggi essere svolta in condizioni in cui il committente ha attese sempre maggiori per quanto attiene la possibilità di esaminare il risultato finale dell'opera ancora in fase progettuale.
Questo fatto mantiene alta la richiesta di nuove metodologie progettuali
che consentano di calcolare e percepire, nella loro interezza, sia gli
elementi architettonici e costruttivi che le valutazioni funzionali, ambientali,
economiche e del processo produttivo dell'opera da realizzare.
Alla evoluzione tecnologica degli strumenti per il disegno e la rappresentazione,
come il C.A.D., che è ormai una metodica matura e diffusa, si unisce
la migrazione delle tradizionali fonti di informazione che stanno alla
base del progetto di architettura verso i nuovi media: legislazione,
cataloghi, elenchi dei materiali e pubblicazioni etc. sono sempre più
frequentemente reperibili sotto forma elettronica..
Uno degli strumenti più potenti per la divulgazione e il reperimento
delle informazione è l'ormai notissimo Internet, un sistema di reti
telematiche che unisce quasi cinque milioni di utenti, in grado di offrire
i servizi più disparati: ci sono archivi di dati scientifici, letterari,
medici, informatici; ma anche giornali, riviste e libri; negozi, cataloghi
e proposte commerciali.
Ecco quindi che la possibilità di produrre i consueti elaborati
di progetto sotto forma digitale, unita alle conoscenze per divulgarle
e reperirle in rete, costituisce un plus non trascurabile nella formazione
della figura professionale.
Il progetto architettonico, se limitato nella rappresentazione geometrica
alle proiezioni ortogonali (piante, sezioni e prospetti) ed a simulazioni
tridimensionali quali assonometrie, prospettive o plastici in scala, risulta
limitato rispetto alla complessità delle operazioni progettuali
che vengono richieste già nella valutazione preventiva dell'opera.
Inoltre il metodo di rappresentazione eseguito tramite grafici e modelli
e realizzato con i metodi usuali, offre poca flessibilità sia alle
successive modifiche e varianti, che alle stesure specialistiche dei progetti
(strutture, impianti meccanici, termici, elettrici e speciali).
Attraverso la trasformazione che la pratica architettonica ha conosciuto
a partire dal secolo scorso, sia in termini di profili professionali che
di tendenze teoriche ed infine di concreti processi di produzione, anche
i metodi di rappresentazione hanno subito successive messe a punto e progressivi
perfezionamenti, non privi di interne contraddizioni e di evidenti limiti
concettuali ed operativi.
Appaiono oggi sempre più evidenti i limiti teorici impliciti
nei metodi geometrici assunti a base della rappresentazione dell'esistente
e della progettazione del nuovo. La geometria proiettiva, il metodo mongiano
e cartesiano si sono rilevati potenti strumenti di formalizzazione del
progetto architettonico nel corso soprattutto dell'ultimo secolo, in corrispondenza
della formazione "scolastica" della figura professionale dell'architetto
e dell'ingegnere. Essi tuttavia non consentono di mantenere e governare
la continuità tridimensionale e solida dell'architettura, che spezzano
in entità geometriche puntuali secondo codici e regole di corrispondenza
non sempre in grado di rispettarne a pieno la complessità. A questo
limite si unisce la sempre più avvertita necessità di sottoporre
a continua verifica in progress la costruzione stessa del progetto,
per valutarne ex-ante gli esiti formali, spaziali, funzionali e
compositivi nonché l'impatto con l'ambiente circostante.
I metodi di progettazione tridimensionale assistita dal calcolatore hanno
permesso rivoluzionari progressi nel campo dell'ingegneria meccanica ed
in altri settori specialistici, quali l'industria automobilistica ed aerospaziale.
In campo architettonico non si sono ancora registrati analoghi progressi
per le difficoltà imposte dalle specificità proprie del progetto
edile, che coniugano pressanti esigenze di controllo numerico e geometrico
con necessità di resa "realistica e mimetica" delle qualità
formali, spaziali e fisiche dell'architettura. Tali esigenze risultano
spesso contrastanti ed apparentemente inconciliabili, soprattutto al livello
di una normale e diffusa pratica professionale. Tale inconciliabilità
risiede tuttavia molto spesso nella carenza di una corretta impostazione
metodologica del progetto e dei suoi obiettivi, oltre che nella confusione
causata dai diversi compiti che gli elaborati grafici debbono adempiere
(informativi, cogenti, esplicativi, comunicativi, dimostrativi...).
Una volta chiarito il carattere prevalentemente quantitativo che deve assumere
una sezione od una planimetria esecutiva, ed il carattere prevalentemente
qualitativo che può all'opposto esprimere una prospettiva od una
assonometria realistica, che simula ex-ante l'inserimento del manufatto
nell'ambiente, è sicuramente possibile individuare e correttamente
utilizzare i più opportuni strumenti per la loro costruzione. Ciò
appare tanto più vero quanto più si privilegiano strumenti
informatici e tecnologie avanzate rispetto ai tradizionali metodi manuali,
per le forti implicazioni metodologico-organizzative che essi implicitamente
possiedono.
Gli elaborati di progetto perdono, in forza di questi nuovi strumenti,
le caratteristiche fisiche di entità reali, tavole cartacee disegnate
e colorate a mano, per trasformarsi in correnti di informazioni digitali.
Grazie a questa loro nuova natura hanno acquistato la fluidità delle
idee e la loro smaterializzazione permette di farli circolare, via cavo,
via etere, via fibra ottica, con facilità e velocemente ovunque
essi si rendano necessari, lungo la rete di autostrade informatiche che
collegano o collegheranno tutto a tutti.
Risulta quindi importante, alla luce del recente sviluppo delle reti telematiche,
che la figura di Tecnico di Simulazione Architettonica in rete unisca
alle conoscenze professionali consuete del progettista, non solo le nozioni
informatiche per utilizzare i nuovi strumenti per il disegno e la simulazione
ma anche conosca ed abbia esperienza dei mezzi che oggi Internet mette
a disposizione.
Rientrano pertanto nel percorso formativo Tecnico di Simulazione Architettonica
in rete lo studio e la sperimentazione sia dei pacchetti grafici a
forte contenuto metrico-dimensionale, sia degli strumenti software di elaborazione
realistica delle immagini che consentono di simulare addirittura l'uso
degli spazi progettati e la loro percorribilità, sino a giungere
al limite della realtà virtuale, con la possibilità di interagire
con oggetti esistenti solo nella mente del progettista e nelle memorie
del computer. A questi si unisce l'indispensabile bagaglio di conoscenze
sulla struttura e il funzionamento degli elementi che costituiscono Internet,
che costituisce ormai il mezzo prevalente di scambio per informazioni metrico-digitali,
cioè di spazi architettonici accessibili, navigabili e modificabili
in rete, senza i consueti limiti di tempo e distanza..
Tale vasta gamma di possibilità verrà ovviamente calibrata
con prevalente attenzione alle necessità e possibilità operative
di un normale studio professionale, fornendo sia la necessaria impostazione
teorica dei problemi, sia soprattutto la loro effettiva sperimentazione.
DESCRIZIONE DEL PROFILO PROFESSIONALE
Il profilo professionale del Tecnico di Simulazione Architettonica in rete comprende alcuni elementi caratterizzanti volti ad integrare le competenze proprie dell'Architetto o dell'Ingegnere con strumenti e metodi informatici soprattutto nel campo delle tecniche di rappresentazione bi e tridimensionale, di modellazione solida e di gestione metrica delle immagini in campo architettonico. La moderna tecnologia informatica ha messo a punto raffinati strumenti di produzione ed elaborazione dell'immagine che coniugano le esigenze di dominio metrico-dimensionale delle geometrie architettoniche e quelle della rappresentazione realistica degli oggetti che insieme debbono e possono concorrere ad una nuova gestione del rilievo e del progetto come momenti fondamentali della pratica architettonica.
Per questo assume particolare rilievo, anche nel campo professionale, la possibilità di utilizzare, in modo cosciente ed autonomo, i nuovi strumenti senza la necessaria ed a volte macchinosa mediazione del tecnico informatico.
Il Tecnico di Simulazione Architettonica in rete si propone quindi come nuova figura professionale, ad alta specializzazione, in grado di affiancare o sostituire la figura del progettista tradizionale, mettendo a frutto la sua capacità di valersi direttamente delle possibilità innovative degli strumenti computerizzati in tutte le fasi del processo di produzione architettonica.
Le sue competenze coprono aspetti e momenti diversi dal rilievo al progetto di massima, dal progetto esecutivo alla simulazione dei suoi esiti finali, per le sempre più necessarie occasioni di verifica, valutazione e controllo dei processi di trasformazione edilizia ed urbana del territorio. La pratica professionale può quindi trovare nel suo lavoro una innovativa e proficua occasione di evoluzione e modernizzazione al passo con i caratteri emergenti della scienza e della tecnica contemporanea.
Le principali funzioni del ruolo professionale prevedono che il tecnico:
PREREQUISITI PER L'AMMISSIONE
Età inferiore ai 27 anni (alla data di pubblicazione del bando sul bollettino ufficiale).
TECNOLOGIE UTILIZZATE
CONTENUTI
Modulo |
Titolo |
Durata |
Ore |
1 |
I problemi della rappresentazione nel progetto architettonico |
1 |
8 |
2 |
Introduzione all'informatica |
1 |
8 |
3 |
L'ambiente Ms-Windows/Ms-Dos |
1 |
8 |
4 |
L'ambiente Ms-Windows 95 |
1 |
8 |
5 |
Gli o.p.t.: Word ed Excel |
2 |
16 |
6 |
Le tecniche di rappresentazione computerizzata |
1 |
8 |
7 |
I software applicativi di modellazione tridimensionale |
8 |
64 |
8 |
I software applicativi di resa realistica del progetto |
3 |
24 |
9 |
Grafica bitmapped e digitalizzazione delle immagini |
2 |
16 |
10 |
Programmi per grafica bitmapped: Photoshop |
2 |
16 |
11 |
Introduzione alle reti locali e geografiche:. |
3 |
24 |
12 |
Internet: storia, protocolli e servizi |
3 |
24 |
13 |
I browser bidimensionali: Mosaic e Netscape |
2 |
16 |
14 |
Il formato HTML e la realizzazione di documenti in HTML |
5 |
40 |
15 |
I browser tridimensionali |
2 |
16 |
16 |
Realizzazione e conversione di modelli 3D in VRML |
3 |
24 |
17 |
Il progetto finale |
10 |
80 |
Totale |
50 |
400 |